Visualizzazione post con etichetta farfalle. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta farfalle. Mostra tutti i post
martedì 16 ottobre 2012
Microlepidotteri
Col termine MICROLEPIDOTTERI si indicano farfalle (sia notturne che diurne) di piccole, talvolta, piccolissime dimensioni.
L'identificazione di questi insetti è di estrema difficoltà anche per molti entomologi esperti, sia per le dimensioni ridottissime di molte specie, sia per la somiglianza tra molte di esse.
Quella ritratta nell foto qui sopra dovrebbe appartenere al genere Nemophora (fam. Adelidae), ma non saprei proprio riconoscerne la specie. Come detto sopra l'identificazione di questi animali è praticamente impossibile per il semplice appassionato e sono molto pochi gli specialisti che si dedicano allo studio di questi particolari lepidotteri.
In Italia sono presenti diverse famiglie appartenenti a questo gruppo, ognuna delle quali può contare decine di specie differenti (ad esempio alla famiglia Adelidae appartengono oltre 40 specie diverse, molte delle quali diffuse anche in Italia); di seguito le più comuni:
Tortricidae
Gelechiidae
Micropterigidae
Adelidae
Pyralinae
venerdì 21 settembre 2012
Deilephila elpenor (Linnaeus 1758)
Descrizione
La sfinge della vite è un lepidottero notturno della famiglia Sphingidae.
La colorazione di questa sfinge è piuttosto appariscente, con le ali anteriori di forma triangolare dal colore rosso/bruno, mentre le ali posteriori sono più piccole con fondo nero e un'ampia striscia rossa.
L'intera farfalla è ricoperta da abbondante peluria.
Distribuzione
In Italia è diffusa ovunque, dalla pianura fino a 1800 metri di quota; preferisce, tuttavia, basse altitudini.
Ha abitudini prettamente crepuscolari e notturne.
Biologia
La specie ha due generazioni annue, una a inizio estate e l'altra tra agosto e settembre.
I bruchi raggiungono gli 8 cm di lunghezza e l'impupamento ha luogo a terra fra i resti della pianta nutrice o al più appena sotto la superficie del terreno.
La pianta nutrice per eccellenza è la vite, ma i bruchi posso cibarsi anche di piante Poligonacee, Rubiacee ecc.
Lo specie sverna come crisalide
La sfinge della vite è un lepidottero notturno della famiglia Sphingidae.
La colorazione di questa sfinge è piuttosto appariscente, con le ali anteriori di forma triangolare dal colore rosso/bruno, mentre le ali posteriori sono più piccole con fondo nero e un'ampia striscia rossa.
L'intera farfalla è ricoperta da abbondante peluria.
Distribuzione
In Italia è diffusa ovunque, dalla pianura fino a 1800 metri di quota; preferisce, tuttavia, basse altitudini.
Ha abitudini prettamente crepuscolari e notturne.
Biologia
La specie ha due generazioni annue, una a inizio estate e l'altra tra agosto e settembre.
I bruchi raggiungono gli 8 cm di lunghezza e l'impupamento ha luogo a terra fra i resti della pianta nutrice o al più appena sotto la superficie del terreno.
La pianta nutrice per eccellenza è la vite, ma i bruchi posso cibarsi anche di piante Poligonacee, Rubiacee ecc.
Lo specie sverna come crisalide
Maniola jurtina (Linnaeus 1758)
Descrizione
Lepidottero appartenente alla famiglia dei SATIRIDI, ha una livrea marrone con un ocello nero con pupilla bianca posto poco prima dell'apice delle ali. L'ocello è presente anche nella parte inferiore delle ali anteriori, dove risulta più evidente sullo sfondo arancio/ocra.
Distribuzione
Ha un vastissimo areale di distribuzione che, con alcune sottospecie, va dalle isole Canarie al Medio Oriente.
In Europa è diffusa ovunque, dalla Scandinavia ai paesi del sud.
In Italia è presente su tutto il territorio con la sottospecie hispulla. Frequenta in prevalenza spazi aperti e assolati, da 0 a 1500 metri di quota.
Biologia
Solitamente vi è una sola generazione annua, con bruchi svernanti che iniziano lo sfarfallamento intorno ai mesi di aprile/maggio, protraendolo per tutta l'estate.
Le larve hanno abitudini notturne e si nutrono di Graminacee
Lepidottero appartenente alla famiglia dei SATIRIDI, ha una livrea marrone con un ocello nero con pupilla bianca posto poco prima dell'apice delle ali. L'ocello è presente anche nella parte inferiore delle ali anteriori, dove risulta più evidente sullo sfondo arancio/ocra.
Distribuzione
Ha un vastissimo areale di distribuzione che, con alcune sottospecie, va dalle isole Canarie al Medio Oriente.
In Europa è diffusa ovunque, dalla Scandinavia ai paesi del sud.
In Italia è presente su tutto il territorio con la sottospecie hispulla. Frequenta in prevalenza spazi aperti e assolati, da 0 a 1500 metri di quota.
Biologia
Solitamente vi è una sola generazione annua, con bruchi svernanti che iniziano lo sfarfallamento intorno ai mesi di aprile/maggio, protraendolo per tutta l'estate.
Le larve hanno abitudini notturne e si nutrono di Graminacee
Coenonympha Pamphilus (Linnaeus 1758)
Descrizione
Piccola farfalla appartenente alla famiglia dei SATIRIDI, ha un'apertura alare di circa 3 cm.
La parte superiore delle ali anteriori ha un colore arancio chiaro, con ocello nero, che si ripete nella parte inferiore, di colore arancio più acceso, con una pupilla bianca e una bordatura gialla.
Posata non mostra mai la pagina superiore delle ali anteriori, ma quella inferiore, mostrando l'ocello bordato.
Il rovescio delle ali è tendente al grigio.
Distribuzione
E' distribuita, con alcune sottospecie, su tutto il territorio italiano. Ama frequentare spazi aperti e soleggiati, ed è molto comune nelle zone coltivate.
Biologia
Specie dalle diverse generazioni annue (solitamente 3 o 4), è attiva da marzo a ottobre.
Le larve, di colore verde con una linea verde scuro nella zona medio dorsale, si nutrono di varie Graminacee (Festuca, Poa, Nardus, ecc.)
Piccola farfalla appartenente alla famiglia dei SATIRIDI, ha un'apertura alare di circa 3 cm.
La parte superiore delle ali anteriori ha un colore arancio chiaro, con ocello nero, che si ripete nella parte inferiore, di colore arancio più acceso, con una pupilla bianca e una bordatura gialla.
Posata non mostra mai la pagina superiore delle ali anteriori, ma quella inferiore, mostrando l'ocello bordato.
Il rovescio delle ali è tendente al grigio.
Distribuzione
E' distribuita, con alcune sottospecie, su tutto il territorio italiano. Ama frequentare spazi aperti e soleggiati, ed è molto comune nelle zone coltivate.
Biologia
Specie dalle diverse generazioni annue (solitamente 3 o 4), è attiva da marzo a ottobre.
Le larve, di colore verde con una linea verde scuro nella zona medio dorsale, si nutrono di varie Graminacee (Festuca, Poa, Nardus, ecc.)
Iscriviti a:
Post (Atom)