venerdì 21 settembre 2012

Ramarro

Descrizione

Il ramarro (Lacerta bilineata, Daudin 1802), coi suoi 40 cm di lunghezza massima, è la più grande lucertola presente nel nostro territorio.
Tipica è la colorazione verde brillante, soprattutto dei maschi, con ventre tendente al giallo e la gola azzurra (particolare più accentuato nel periodo dell'accoppiamento). Le femmine appaiono invece di un verde meno acceso, con alcune striature di colore chiaro e senza la macchia azzurra presente nei maschi.
Proverbiale è la loro rapidità di movimento.

Distribuzione

In Italia è presente da nord a sud, fatta eccezione per la Sardegna.
Gli ambienti che frequenta variano a seconda della latitudine. Pur avendo necessità del calore del sole per la termoregolazione non ama ambienti totalmente aperti, a differenza degli altri sauri distribuiti in Italia, e non ama le temperature troppo elevate, quindi nelle regioni più calde è probabile trovarlo anche in zone montane o umide.

Biologia

I ramarri sono amimali estremamente territoriali e caratterizzati da una spiccata aggressività intraspecifica, soprattutto tra i maschi nel periodo della riproduzione.
In tale periodo, infatti, avvengono delle vere e proprie lotte rituali per stabilire il possesso del territorio.
La lotta avviene coi due contendenti che si afferrano per la mandibola e tentano di trascinarsi l'un l'altro.
E' il più debole a lasciare per primo la presa e quindi ad abbandonare la competizione per il territorio.
In tarda primavera ha luogo l'accoppiamento e la femmina depone 15/20 uova in buche scavate da lei stessa nel terreno o in cavità preesistenti.
Una volta deposte le uova il nido viene abbandonato e non esistono cure parentali per i nuovi nati.
La dieta dei ramarri è essenzialmente costituita da insetti.




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